Agroalimenti e Dintorni visiterà Expò 2015 e durante i 6 mesi di Esposizione vi manterrà aggiornati sulle novità e su ciò che L'Expo propone e si propone di fare. Cercheremo di analizzare e valutare che cosa è in grado di offrire a tutti la manifestazione e da un punto di vista critico capire se è veramente utile per il futuro del mondo.
Visita ad Expo 2015 27 Luglio 2015
Dopo alcuni mesi dall’apertura dell’esposizione
Universale approfondiamo oggi le ultime novità in campo EXPO 2015 alla luce
degl’ultimi incontri svoltisi nell’area espositiva.
La vera utilità di Expo 2015 è quella di focalizzare
il mondo sul cibo, sull’alimentazione e soprattutto sulla produzione. E’
proprio su questo aspetto che, forse, EXPO 2015 deve concentrare maggiormente
le sue analisi.
Il costante aumento delle produttività alimentari,
delle ristorazioni di piccola o grande natura, delle industrie e delle
richieste di Street food and fast food, fanno sì che grandissime quantità di
cibo nelle diverse fattezze vengano gettate ogni giorno. Nello stesso tempo i
temi che si devono affrontare sono difficili e ricchi di contrapposizioni. Per
dare un’idea della complessità si traccia un piccolo elenco dei programmi ed
argomenti trattati in EXPO Milano 2015:
L'analisi dei programmi e dei progetti ufficiali
La sostenibilità ambientale e sociale, valutare gli elementi di forza e i punti di debolezza del Dossier di Candidatura; La fattibilità di Expo 2015 tra crisi economica internazionale ed emergente nazionali a partire dal Conceptual Masterplan)
L'individuazione di alternative praticabili, dare una guida" per una effettiva sostenibilità di Milano attraverso Expo 2015; Alcuni percorsi possibili per una reale trasformazione sostenibile di Milano attraverso Expo 2015)
L'individuazione di alcuni casi studio (La definizione del contesto territoriale di osservazione: l'Europa sud-occidentale; La scelta dei casi all'interno del contesto territoriale osservato)
I grandi eventi e lo sviluppo urbano sostenibile: una correlazione difficile (Una classificazione dei grandi eventi; Benefici e criticità dei grandi eventi; Linee di indirizzo per uno sviluppo urbano sostenibile) Le condizioni operative dei grandi eventi per la sostenibilità delle città ospiti.
La definizione dei temi osservati e dei criteri utilizzati nelle analisi dei casi
Le schede dei casi (Il caso di Lisbona; Il caso di Oporto; Il caso di Genova; Il caso di Torino; Il caso di Valencia; Il caso di Saragozza)
La valutazione degli impatti indotti: un confronto tra i singolo casi
Analisi e tecniche di risoluzione per la povertà nel
mondo, concentrandosi soprattutto sul caso fame nel Mondo
Valutazione degli sprechi alimentari
Valutazione delle materie prime introdotte nei
processi e delle fasi di trasformazione degli alimenti.
Gli sprechi alimentari
Lo
spreco degli alimenti costa all’ambiente, al portafoglio e alla società.
Il Rapporto fatto da Expo 2015 illustrerà le cause dello spreco e indicherà le proposte di comportamento per prevenire e ridurlo. Con un ampio corredo di dati statistici analizzerà le cause dello spreco anche in relazione a reddito e status sociale delle famiglie italiane, intreccerà le relazioni fra spreco, stili di vita e abitudini alimentari e indagherà i collegamenti fra spreco alimentare, valori e orientamenti dei cittadini.
Nell’edizione del 2013 era già emerso che ogni famiglia italiana butta tra i 200 grammi e i 2 chilogrammi di alimenti ogni settimana e che ogni anno lo spreco domestico costa agli italiani 8,7 miliardi di euro, circa 7,06 euro settimanali a famiglia.
Lo
scopo del Rapporto è quello di creare consapevolezza rispetto al cibo e
all’ambiente in cui viviamo. Fondamentale in questo contesto è l’esperienza di
Last Minute Market, l’iniziativa nata da uno studio a livello produttivo e
sociale della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna,
sotto la supervisione del Professor Andrea Segrè. Si tratta di un mercato
dell'ultimo minuto che recupera tutto il cibo che altrimenti verrebbe gettato
in spazzatura per svariate ragioni: perché il prodotto è vicino alla scadenza o
danneggiato. Grazie a questa iniziativa il cibo viene recuperato e donato a
enti caritativi: un modo intelligente di unire consapevolezza, solidarietà e
sostenibilità.
L'Osservatorio
Waste Watcher ha valutato
l’entità del fenomeno dello spreco alimentare in Italia e i risultati meritano
davvero più di un attimo di attenzione: ogni anno 5 milioni di tonnellate
di prodotti alimentari finiscono nella spazzatura. In valore, parliamo di una
cifra attorno agli 8 miliardi di euro (pari a mezzo punto di
PIL).
La tipologia
di cibi più sprecati al mondo con relativa percentuale rispetto al totale della
produzione.
- Il 30% dei cereali prodotti
- Il 30% del pesce e dei prodotti a base di pesce
- Il 45% della frutta e della verdura
- Il 20% della carne e dei prodotti a base di carne
- Il 20% dei semi oleaginosi e delle leguminose
- Il 45% delle radici e dei tuberi
Ciò equivale
ad ogni famiglia italiana, ogni settimana, che buttasse via 630 grammi di cibo,
equivalenti a una spesa di 6,5 euro. Non ce ne accorgiamo perché non notiamo
più il pezzo di pane, quel poco di verdura, il mandarino lasciato ammuffire in
frigo che buttiamo nella raccolta dell'umido.
Impostata
come 100 la quantità complessiva, a livello mondiale, di cibo sprecato nelle
varie fasi della catena dalla produzione alle nostre tavole, ecco le stime
della FAO sullo spreco nelle singole fasi, in percentuale e in milioni di
tonnellate.
32%
|
-->
|
510 milioni di tonnellate
si sprecano durante la produzione agricola |
22%
|
-->
|
355 milioni di tonnellate
nelle fasi immediatamente successive alla raccolta |
11%
|
-->
|
180 milioni di tonnellate
durante la trasformazione industriale |
13%
|
-->
|
200 milioni di tonnellate
durante la distribuzione |
22%
|
-->
|
345 milioni di tonnellate
li spreca il consumatore, a livello domestico e nella ristorazione |
Milano EXPO 2015, tuttavia, non dovrebbe essere il
momento migliore e soprattutto da non perdere per capire e adottare
tempestivamente azioni correttiva circa il fenomeno, ma un comportamento idoneo
e soprattutto azioni di buon senso dovrebbero già essere state adottate.
Tuttavia, L’esposizione Universale di Milano 2015 ha messo ulteriormente in
risalto il problema da affrontare a partire da oggi.
La Prima Settimana di Expo
2015
Agroalimenti e Dinrorni verifica lo stato attuale dell'Esposizione Universale che ha come Tema centrale la Nutrizone e l'Alimentazione umana.
Sei giorni dopo l'inaugurazione, è possibile ancora trovare numerosi minicantieri dove continuano i lavori di costruzione. Alcuni padiglioni, come quello dell'Unione Europea, di Cuba, della Turchia, non hanno ancora aperto le porte al pubblico, a causa di ritardi nella progettazione, mentre altri, come ilpadiglione dedicato al Belgio o al Nepal, sono aperti ma si continua a lavorare per finire le strutture.
Il
padiglione dell'Unione Europea aprirà il 9 maggio, e per l'occasione
interverrà il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, con
l'Alto rappresentate per gli Affari esteri, Federica Mogherini.
La
struttura si affaccia sulla parte nord del Cardo di fronte a Palazzo
Italia. E il cantiere continua ad essere aperto: "Siamo stati
penalizzati dai ritardi dei lavori sul Cardo - ha detto il commissario
generale del padiglione, Giancarlo Caratti -. L'energia elettrica ci è
arrivata solo tre giorni prima dell'inaugurazione".
Il padiglione
sviluppa il tema di Expo "in otto stanze tecnologiche e interattive con
effetti speciali che si inseriscono nella narrazione, non potevamo
aprirlo a metà. Ci dispiace molto perché in questi giorni perdiamo
centinaia di gruppi di studenti che affollano il sito".
Tralasciando i ritardi e i padiglioni non ancora terminati, AgroeD ha coninvolto in un'intervista alcune persone che hanno visitato il sito. A caldo i partecipanti hanno spiegato di essere stati stupiti dalla vastità del sito e dalla tecnologica progettualità delle strutture. Inoltre ci hanno dichiarato di essere stati attratti dall'alta tecnologia impiegata e dalla attività con la quale Expo 2015 va avanti.
Potremmo quasi dire che più di focalizzare sulla Nutrizione e soprattutto su ciò che è legato ai problemi di cattiva distribuzione del cibo non chè sulle cattive procedure alimentari e salutari si tratti di una nuova e ripetuta passerella dell'avanzamento tecnologico.
Elevate le tariffe: la media per la notte del primo maggio è di 247 euro, mentre per la prima settimana si "scende" a 237 euro. I prezzi sono riferiti a una camera doppia standard per una notte. Rispetto alla settimana 1-7 maggio del 2014, si nota una crescita dei prezzi dell'87%. Gli hotel una stella chiedono 145 euro in media, mentre i due stelle chiedono 165 euro. I tre stelle chiedono 215 euro, i quattro stelle 303 euro, i cinque stelle 592 euro in media.
Più economiche altre città lombarde. A Monza bastano in media 130 euro per la prima settimana di maggio. A Varese 127 euro, a Bergamo 93 euro e a Brescia 86 euro.
Addirittura, altre città italiane hanno una disponibilità media molto inferiore. Venezia, 23%, Firenze, 38% e Roma, 34%, sono più "prenotate" di Milano. Secondo Trivago, il fatto che il 60% delle camere sia mediamente ancora non prenotato riflette la tendenza ad evitare la settimana inaugurale.
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Quell' Alimentazione e Nutrizione oggetto di
Expo:
L'alimentazione è il centro della
nostra vita, in quanto in base a quello che si mangia si può prevenire, curare
o causare (con una dieta scorretta) la maggior parte dei disturbi e delle
malattie. Si sente dire spesso ad esempio che alcuni alimenti possono
contribuire alla prevenzione non solo di raffreddore e influenza, ma persino
del cancro, mentre altri sembrano favorirne la comparsa. L'alimentazione ha
ovviamente anche un rapporto diretto con il nostro benessere anche dal lato
estetico e della forma che ci influenza, oltre che per quanto riguarda la
salute, anche dal punto di vista psicologico.
La storia dell’alimentazione, e
delle tecnologie sviluppate dall’uomo per conservare i cibi nel tempo, ha
accompagnato lo sviluppo dell’umanità fin dall’inizio, ciò è testimoniato da
numerosi reperti fossili, iscrizioni e immagini ritrovate negli scavi
archeologici. Al problema, tutt’altro che risolto per gran parte dell’umanità,
di assicurarsi una quantità sufficiente di cibo per sopravvivere, si è
affiancato in tempi più recenti, soprattutto nei paesi industrializzati,
l’esigenza di mettere in atto una serie di misure volte a garantire la sicurezza
e la qualità degli alimenti che vengono prodotti e immessi sul mercato o
distribuiti attraverso le catene di ristorazione.
Ecco che in un mondo distratto e
spesso impreparato compaiono iniziative ed eventi come L’Expo di Milano del
2015. Qui il tema centrale è quello di riflettere e confrontarsi
sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del mondo
moderno, è infatti è ancora alto il numero di persone sul globo che soffre la
fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), da
un’altra prospettiva c’è chi muore per disturbi di salute legati a
un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per
malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi
di tonnellate di cibo sono costantemente sprecate. Per questo motivo si
necessita di mettere in moto delle scelte politiche ed
individuali più consapevoli dove stili di vita sostenibili e
anche l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, saranno sfruttate per creare un
equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
L’Expo ha il compito di
valorizzare le positività del campo alimentare e cercare di ridurre le
negatività già rilevate in passato dunque proporzionalità dei tipi di alimenti
e la qualità dei cibi che si scelgono sono alla base di uno sviluppo umano
completo, sia fisico che mentale. D’altra parte, cibi di cattiva qualità,
contaminati o non conservati correttamente possono costituire fattori di
rischio consistenti e sono causa di malattia e morte per milioni di persone
ogni anno. Inoltre, anche una alimentazione squilibrata o scorretta può
generare condizioni di disordine o vere e proprie patologie che risultano, in
molti casi, addirittura mortali.
Al concetto di qualità e quantità alimentare si deve
aggiungere anche il concetto di sicurezza, intesa come Diritto ad una quantità
equa di alimenti per ciascun essere umano alla quale si aggiunge quindi una
sicurezza intesa come preservazione della qualità organolettica e microbiologica
degli alimenti, oltre che della loro tipicità e tradizione.
Da una parte avremo quindi La sicurezza alimentare e
dall’altra la nutrizione e la salute.
Queste sono le due Macro aree trattate durante i sei mesi di esposizione universale che è Expo di Milano 2015 che dal 1° Maggio 2015 fino al 31 Ottobre 2015 concentrerà l’umanità su un problema di valida importanza per il prossimo futuro e per quello prossimo.
Queste sono le due Macro aree trattate durante i sei mesi di esposizione universale che è Expo di Milano 2015 che dal 1° Maggio 2015 fino al 31 Ottobre 2015 concentrerà l’umanità su un problema di valida importanza per il prossimo futuro e per quello prossimo.
L’area adibita ospiterà quattro
Aree Tematiche, luoghi fisici in cui verrà sviluppato il Tema dell’evento. Il
Padiglione Zero, affronta la storia dell’uomo sulla Terra attraverso il suo
rapporto con il cibo, il Future Food District, spiega come la tecnologia potrà
cambiare le modalità̀ di conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di
cibo. Ci sono poi il Children Park, lo spazio in cui bambini imparano a
conoscere i temi di Expo Milano 2015 e il Parco della Biodiversità, un grande
giardino in cui viene riprodotta la varietà̀ degli ecosistemi che si trovano
sul nostro Pianeta. Nella città di Milano ed esattamente al palazzo della
Triennale, ci sarà L’Arts & Foods, l’area tematica che mostra come è
cambiato il rapporto tra cibo e arte nel corso dei secoli.
Tuttavia esistono Paesi che non
mostrano un proprio padiglione, e per tal ragione è stata proposta una modalità
di partecipazione diversa denominata Cluster. Sono spazi espositivi che
uniscono sotto lo stesso progetto architettonico Paesi accomunati dalla
produzione di uno specifico alimento o da un determinato tema. La superficie
interessata dai Cluster è di 36.650 metri quadri e sono nove: Bio-Mediterraneo,
Cereali e Tuberi, Isole, Zone Aride, Frutta e Legumi, Spezie, Caffè, Cacao e
Riso. All’interno di ognuno si narra la storia degli alimenti con video,
installazioni e mostre fotografiche. Ci saranno spazi per show cooking e
degustazioni, oltre a un grande mercato dove scoprire gli alimenti più
insoliti, raccontati direttamente dalla voce di chi li coltiva e produce.
Il Tema dell’Esposizione e le
sfide che si pone sono resi attuali dalla contemporaneità tra Expo Milano 2015 e
la scadenza degli Obiettivi del Millennio. In particolare, il Tema
dell’Esposizione di Milano è legato ad gli Obiettivi fissati dalle Nazioni
Unite:
• il primo: sradicare la povertà
estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50% la popolazione mondiale
che soffre la fame;
• il secondo: ridurre di due terzi la
mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni;
• il terzo: migliorare la salute materna, in
modo particolare ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna;
• il quarto: garantire la
sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e programmi di
sviluppo sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali,
riducendo il processo di annullamento della biodiversità;
• Il quinto: sviluppare un partenariato
mondiale per lo sviluppo.
E’ questo per l’esposizione firmata
Milano 2015 una sfida importante ed impegnativa dove l’impegno non sarà da
concentrare solo nei sei mesi di Evento ma da prolungare ed immettere nella
quotidiana agenda Politica e Sociale di tutti i Paesi del Pianeta.
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